“Ogni cambiamento, anche il più agognato, ha le sue malinconie, perché quel che si lascia è una parte di noi: bisogna morire in una vita per entrare in un’altra.”
(Anatole France)
Una tra le cose più sfidanti della vita è senza alcun dubbio il cambiamento, di fronte ad esso ci immobilizziamo… Ma com’è possibile che faccia così tanta paura? Com’è possibile trovare più “semplice” rimanere in una situazione che non ci rende felici piuttosto che affrontare una trasformazione?
Scienziati, filosofi, psicologi e chi più ne ha ne metta, da sempre hanno parlato del cambiamento come qualcosa di inevitabile, non c’è nulla che noi possiamo fare o non fare per riuscire ad evitarlo.
Le stesse regole dell’Universo ci insegnano che l’unica costante della vita è il cambiamento: le stagioni che si alternano continuamente, noi stessi che da bambini cresciamo fino a diventare adulti e poi anziani.
“Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo lo chiama farfalla.” (Lao Tzu)
Siamo perfettamente consapevoli che il cambiamento è inevitabile, ma nonostante questo ci ostiniamo a scantonarlo il più possibile o perlomeno a desiderarlo il più semplice possibile, spesso complicandoci anche notevolmente la vita. Come mai? Non esiste una risposta universale e valida per tutti a questa domanda, ma esiste sicuramente una certezza: sarà sempre il nostro modo di reagire al cambiamento a fare la differenza.
Buona parte dei cambiamenti che ci troviamo ad affrontare sono fuori dal nostro controllo, semplicemente avvengono senza che la nostra volontà possa farci qualcosa, ciò che invece abbiamo il potere di controllare è come reagiremo o non reagiremo a quello che la vita ci mette sul cammino.
Il cambiamento richiede la volontà di uscire dalla propria comfort zone, la capacità di rinunciare a quello che è stato e la voglia di adattarsi a qualcosa di nuovo.
Il cambiamento implica prendere una nuova direzione, affrontare l’ignoto che porta con sé quella decisione, e per l’essere umano tutto ciò che è sconosciuto è considerato pericoloso rispetto a ciò di cui si è fatta esperienza fino a quel momento.
Esiste un famoso detto che recita così “Sai quel che lasci, ma non sai quel che trovi”; ed è proprio questa insicurezza su quello che troveremo che spesso ci spinge a rimanere fermi, ad accontentarci di situazioni che ci rendono poco felici o addirittura infelici.
Questa ostinazione a non voler affrontare il cambiamento deriva da una caratteristica umana che da secoli ci portiamo dietro e che facciamo fatica ad abbandonare: l’attaccamento a cose, persone, lavori, luoghi.
Il Buddhismo stesso ci insegna l’importanza del non-attaccamento, poiché nella vita tutto scorre, tutto è impermanente ed in continuo mutamento; nulla ci appartiene, essere profondamente consapevoli di questa verità rende il processo del lasciar andare e del cambiamento molto più semplice, ma soprattutto ci rende liberi.
Come affrontare la paura del cambiamento?
- Assumiti la responsabilità del cambiamento. È vero che certi cambiamenti sono al di fuori dal nostro controllo, ma come ti dicevo prima, è comunque in nostro potere decidere come reagire ed affrontare quel momento.
- Qualunque sia il cambiamento che vuoi o devi affrontare, chiarisci il perché. Cosa ti può portare affrontarlo? Quali opportunità? Quali speranze? Quali sono i tuoi obiettivi? Tutte queste risposte saranno il tuo carburante in questo percorso di trasformazione.
- Sfidati ogni giorno. Più ci crogioliamo nella routine, nell’abitudine e nella comfort zone, più ogni volta che si presenta il bisogno o l’opportunità di un cambiamento troviamo difficile affrontarlo. Se ogni giorno sfidiamo noi stesse in piccole cose che ci “spaventano”, la nostra autostima e il nostro coraggio non potranno che aumentare.
- Non rimandare. A volte pensiamo che aspettando arriverà il momento in cui saremo pronte per affrontare quella situazione. Ci dimentichiamo che rimandando cresce la paura, ingigantiamo quel fatidico passo e gli diamo sempre più potere su di noi. Pensa a quando andavamo a scuola, di fronte ad una verifica o un’interrogazione cercavamo in tutti i modi di rimandarla o scamparla, rimandandola ad un altro momento e sperando di arrivarci più pronte, ma davvero la paura passava? No, prima o poi avremmo comunque dovuto affrontarla. Non rimandare, agisci con coraggio.
- Circondati di persone che sostengono il tuo percorso, i tuoi sogni e i tuoi obiettivi. A volte diamo poco peso alle persone e all’ambiente che frequentiamo, ma quanta differenza fa avere al nostro fianco persone che ci supportano invece di persone che ci abbattono?
- Chiedi aiuto. Alcuni cambiamenti richiedono un aiuto esterno, non avere mai paura di chiedere una mano, un consiglio, supporto o di iniziare un percorso di crescita personale. Non c’è debolezza nel chiedere aiuto, c’è solo coraggio e amore per se stesse.
Spero con tutto il cuore che l’articolo ti sia piaciuto e che possa tornarti utile per il tuo percorso di crescita personale.
Ti abbraccio forte!
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